Finanziati 400mila euro di cui 42% a fondo perduto e 42% con mutuo a tasso zero
Lo Studio è lieto di condividere la soddisfazione per l'approvazione della domanda relativa al bando “Cultura Crea” che sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell'industria culturale-turistica che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni della Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia.
Il cliente società proponente, che per motivi di privacy non è possibile indicare, si è aggiudicata un finanziamento a fondo perduto di 166 mila euro ed un mutuo a tasso zero di altrettanti 166 mila euro da restituire in 8 anni oltre ad un anno di preammortamento.
L'idea progettuale è stata quella creare di erogare l'offerta dei servizi culturale al di là dei confini fisici attraverso la digitalizzazione e la diffusione in streaming dei contenuti prodotti; ciò consentirà di allargare la platea dei fruitori e di raggiungere nuovi clienti che o per scelta, oppure per reali difficoltà, attualmente non possano fruire degli eventi culturali prodotti nella struttura; la diffusione dei contenuti digitali permetterà di diffondere i contenuti in altre regioni o addirittura all’estero attraverso la rete degli “italiani nel mondo”.
L’intero impianto progettuale è tarato sull’innovazione dell’offerta dei contenuti culturali.
Sintesi del Bando Cultura Crea
L’incentivo “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” ha come obiettivo il sostegno alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) dell’industria culturale che vogliono avviare un’attività nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Si rivolge alle imprese dell’industria culturale costituite negli ultimi 36 mesi, comprese le cooperative e ai team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Sono finanziabili programmi di investimento fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
conoscenza: sviluppo o applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale.
conservazione: sviluppo o applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento, ecc.
fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione – acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione – del patrimonio culturale e risorse del territorio; piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione
gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa
un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa
In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
Le imprese beneficiarie devono finanziarie con risorse proprie la quota di investimenti non coperta dalle agevolazioni.
Non è prevista una scadenza per la presentazione delle domande.
Guarda la clip https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/cultura-crea
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